La Signora Marisa Brugna Esule Istriana, si racconta a Radio Catalan.

Il personaggio di cui stiamo per parlare, è uno dei tanti che hanno seguito la stessa sorte di altri esuli. La colpa quella di appartenere a città e paesi d’Italia, situati al confine con la Jugoslavia. Cittadini italiani, che subito dopo la fine della seconda guerra, vennero coinvolti dalla volontà omicida e stragista del dittatore Tito. È da questa situazione che scaturisce l’esodo Giuliano Dalmata, noto anche come esodo Istriano. È un evento storico, dalla quale intere popolazioni, con la maggior parte dei cittadini di Nazionalità e lingua italiana, dovettero emigrare, abbandonando la Venezia Giulia e dando avvio all’esodo che coinvolse migliaia di esuli. Il fenomeno di fuga da questi territori, era generato dall’eccidio noto come il “Massacro delle Foibe”. Si ha contezza che dell’esodo giuliano, ne fecero parte oltre 300mila persone, tra Istriani, Fiumani e Dalmati italiani. Dopo un piccolo e frammentario accenno di storia, ci si avvicina a quella che da qualche tempo, la storia ufficiale aveva negato e che, grazie a studiosi e personaggi con onestà intellettuale ha portato alla luce. Stiamo parlando delle Foibe, una pagina vergognosa, della quale in questi ultimi anni, grazie a testimonianze ancora in vita, ne cogliamo la verità. Oggi per parlarci di questa situazione, una delle tante testimonianze l’abbiamo voluta nella nostra trasmissione, e con dovizia e senso di responsabilità a voluto raccontare parte della sua esperienza vissuta in quell’esodo giuliano. Si tratta della Signora Marisa Brugna, nata a Orsera in Istria, la Signora oggi ospite a radio Catalan, racconta quei momenti vissuti che la sua memoria, non potrà mai cancellare immagini e situazioni rese indelebili dall’ingiustizia perpetrata dalla dittatura Titina. Ma, se gli italiani esuli, scappavano da quei territori, non meno difficile fu il trattamento riservato a queste persone da parte dei connazionali che in Italia già vivevano. La Signora Marisa Brugna, come detto racconta situazioni vissute dalla sua innocente infanzia, sino al 1959 quando, con la famiglia approda a Fertilia, dove già da tempo per ugual sorte è presente una comunità che li ha preceduti. Con gli occhi gonfi di commozione, l’ospite racconta situazioni familiari vissute, e con giusto vigore, narra tempi e luoghi della sua appartenenza ai campi di raccolta profughi, quando sin dalla tenera età è costretta a vivere per più di un decennio. Una vita intrisa d’infelicità in quegli anni bui. Specie per la famiglia che in quel di Orsera in Istria, ha dovuto lasciare i propri beni. Nonostante tutto la Signora Marisa, non nutre ne rancore ne oddio per ciò che ha vissuto, ma dalla sua, è sempre votata a divulgare le proprie testimonianze. Su questo, ricordiamo la pubblicazione del suo libro “Memoria Negata” – Crescere in un Centro Raccolta Profughi per Esuli Giuliani -. Le nostre parole non danno giusto valore a quanto invece testimoniato dalla persona in oggetto. A tal proposito vi invito a seguire il video della trasmissione odierna.

Michele Serra