È già stata ospite a Radio Catalan. Scrittrice di romanzi e saggi. Laureata in lettere e filosofia, con un dottorato in storia delle arti. Emma Fenu, non tradisce le aspettative. Quando parla delle donne, del potere che in loro è presente, e per la quale una certa energia se applicata, riesce a fare del male e viceversa. Il ruolo della donna, sussurra Emma Fenu, è sempre stato marginale rispetto a quello dell’uomo. La donna, tenuta lontana quasi sempre dalle incombenze dell’uomo, ha recitato un ruolo non consono alle proprie capacità, questo da millenni. Ora però, il ruolo della donna, il concetto di pregiudizio nei suoi confronti, è smascherato dalle opere che essa vanta, in fatto di: vita, bellezza, tentazione e perché no, dei suoi segreti che con amore riesce a trasmettere agli altri. La donna “al femminile” come la prospetta Emma, la scrittrice di un saggio storico antropologico, su Maria Maddalena, “Nero rosso di donna. L’ambiguità della femminilità”, questo il titolo di un suo libro, estratto da una più corposa opera redata nel documento di tesi. La scrittrice algherese, che da sempre vive e lavora fuori dall’Italia, è un fiume in piena quando parla di ciò che le donne fanno e del potere che esse esercitano, non solo attraverso opere o fatti, ma la donna vista come fonte di vita, di colei che la vita la concepisce e che proprio per il suo potere, saprebbe mettere a tacere. La donna come forza di vita. La femminilità rivalutata.  Il potere delle donne in generale, la sua sensibilità nei confronti del prossimo, questa è la sintesi, di ciò che oggi a Radio Catalan ha discusso Emma Fenu.

Michele Serra